L’autunno in Sicilia non è solo una stagione: è una celebrazione di sapori, colori e antiche tradizioni. Mentre l’aria si rinfresca e la terra diventa dorata, i mercati e i villaggi dell’isola si animano con sagre dedicate ai suoi ingredienti più pregiati: i pistacchi di Bronte, i capperi delle Isole Eolie e gli oli dorati delle colline Iblee.
Alle pendici dell’Etna i boschi di castagno sussurrano il suono della vendemmia. Gli abitanti del villaggio raccolgono le noci che presto verranno tostate, candite o piegate in ricche torte. Nelle vicinanze, i vigneti dell’Etna brillano di vitalità vulcanica, producendo vini che sanno di cenere e luce solare. I 23 vini DOC della Sicilia, dal Marsala alla Malvasia delle Lipari, sono la geografia liquida dell’isola, ogni bicchiere racconta la storia di un paesaggio, di un terreno, di una brezza marina.
Più a sud, l’isola di Pantelleria offre un’altra meraviglia di resilienza: viti ad alberello piegate a terra, protette dai venti implacabili in cavità poco profonde. Da loro nasce il celebre Passito di Pantelleria, un vino dolce e ambrato che sembra racchiudere dentro di sé il sole del Mediterraneo.
Noci e olive
Ma il ritmo culinario della Sicilia non è definito solo dal vino. L’autunno porta olive e oli di eccezionale purezza – sei varietà DOP in totale – spremuti da frutti dai nomi lirici come Biancolilla, Nocellara del Belìce e Tonda Iblea. Nelle cucine di Palermo e Modica, questi oli vengono conditi su semplici piatti di pane, sale ed erbe aromatiche, a prova che i cibi più semplici dell’isola sono spesso i più divini.
E poi, ovviamente, c’è il pistacchio. IL Pistacchio Verde di Bronte DOP è il tesoro di smeraldo della Sicilia, cresciuto su terrazze laviche che sembrano troppo dure per sopportare la vita. La sua raccolta avviene solo ogni due anni, riempiendo la fine dell’estate del 2025 con il profumo di noci tostate e dolci al miele. Il Festival del pistacchio di Bronte trasforma questa tranquilla cittadina di montagna in un paradiso per i buongustai: crema di pistacchio, pesto di pistacchio, gelato al pistacchio e persino arancini al pistacchio. Per individuare il vero pistacchio di Bronte, cerca il suo lungo guscio e il seme verde vivido velato di rosso rubino.
Feste che celebrano il raccolto
I fine settimana autunnali in tutta la Sicilia pulsano di festività simili. A Zafferana Etnea, il Ottobrata attira folle desiderose di assaggiare miele, mele, mandorle e i delicati funghi raccolti sulle pendici dell’Etna. Sui Monti Nebrodi le sagre del tartufo profumano l’aria, mentre nelle campagne intorno a Noto e Avola i contadini festeggiano le mandorle, le olive e l’uva finale della stagione.
Per coloro che preferiscono i piaceri tranquilli, la Sicilia conserva ancora i suoi putìe. In queste tipiche botteghe si possono acquistare capperi conservati sotto sale, pasta di mele cotogne avvolte in carta oleata o una bottiglia di Marsala ambrato.
In Sicilia mangiare non è mai solo nutrimento, è memoria, devozione e una lettera d’amore alla terra stessa. Chiedetelo al commissario Montalbano!