Mario Berrino, il pittore liguriano e l’imprenditore colorato, è nato in questo giorno nel 1920 ad Alassio, la città costiera dove avrebbe trascorso quasi tutta la sua vita. Ricordato per aver catturato l’atmosfera della Riviera italiana nei suoi dipinti, Berrino ha anche lasciato un segno duraturo su Alassio attraverso le sue iniziative imprenditoriali e l’immaginazione artistica.
Sebbene si sia rivolto a dipingere a tempo pieno solo nei suoi anni ’50, le rappresentazioni evocative di Berrino di paesaggi liguri e scene costiere sono diventate presto molto ricercate. Le sue opere, spesso caratterizzate dalla loro semplicità e dal forte senso del luogo, regolarmente vendute all’asta per centinaia di euro. Oggi, la sua eredità vive attraverso gallerie dedicate alla sua arte ad Alassio e Monte Carlo.
Prima di abbracciare la pittura, Berrino ha fatto il suo nome attraverso progetti che hanno mescolato la creatività con l’imprenditorialità. Da giovane, ha contribuito a gestire il Caffè Roma, un’azienda di famiglia che è diventata un celebre luogo di incontro per artisti, musicisti e scrittori. Tra i suoi clienti abituali c’era Ernest Hemingway, che ha stretto un’amicizia duratura con Berrino. La loro collaborazione nel 1953 diede alla luce uno dei punti di riferimento permanenti di Alassio: Il Muretto di Alassio.


Berrino e imprenditorialità
Quello che è iniziato come tre piastrelle colorate con le firme di Hemingway, il chitarrista Cosimo de Ceciglie e il gruppo vocale Il Quartetto Cetra sono cresciuti in un muro con quasi 1.000 tessere firmate da nomi di spicco di cultura, intrattenimento e sport. Il sito rimane un’attrazione popolare per i visitatori di Alassio.
Nello stesso anno, Berrino ha lanciato Miss Muretto Beauty Contest, che ha corso fino al 2013 e ha prodotto vincitori che in seguito hanno trovato fama, tra cui i presentatori televisivi Simona Ventura ed Elisa Isoardi. Il suo spirito inventivo lo ha anche portato a vendere “L’Aria Pura Di Alassio” – barattoli di aria mare fresca commercializzate in tutta Europa – e a mettere in scena la sciaccagiara, una razza a vapore che ha attirato piloti di Formula 1 come James Hunt e Clay Regazzoni.
Il talento imprenditoriale di Berrino è stato abbinato dal suo carisma personale. La gente del posto lo ricorda di guidare intorno ad Alassio nella sua distintiva Fiat Ghia 500 Jolly, un raro modello favorito dalle celebrità. Nonostante sia sopravvissuto a un tentativo di rapimento nel 1974, ha continuato a dedicare i suoi anni successivi alla pittura, stabilendosi come artista rispettato.
Berrino è morto nel 2011 all’età di 91 anni, ma Alassio continua a onorare la sua memoria. Nel 2020, la città segnò il centenario della sua nascita, celebrando un uomo ricordato non solo per la sua arte ma anche per la gioia, l’immaginazione e il carattere che ha portato alla sua comunità.