I passeggeri che volano all’interno dell’Italia e l’Unione europea non devono più mostrare l’ID al cancello di imbarco, ha confermato giovedì l’Autorità per l’aviazione civile italiana (ENAC).
Il nuovo regolamento, già in vigore, consente ai viaggiatori di salire a bordo con solo un passaggio di imbarco per voli nazionali e dell’UE. Il cambiamento si applica ai paesi di Schengen e ai membri della European Free Trade Association (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).
Tuttavia, l’ID deve essere ancora trasportato e mostrato se richiesto. Tutte le procedure di sicurezza dell’aeroporto rimangono invariate.
“C’è molto tempo sprecato a livello burocratico”, ha dichiarato il presidente di Enac Pierluigi di Palma. “Rimuovendo il requisito, anche l’imbarco è più veloce.”
La modifica segue una modifica al programma nazionale di sicurezza dell’aviazione civile italiana ed è stato approvato dal ministero degli interni. Secondo la regola precedente, le compagnie aeree dovevano verificare visivamente l’ID di un passeggero al cancello per confermare che corrispondeva al nome sul pass di imbarco. Tale requisito è stato rimosso.
La lingua aggiornata afferma che la sicurezza è ancora garantita dai protocolli di screening dei passeggeri esistenti ai sensi della legge dell’UE. I controlli ID casuali possono ancora essere eseguiti.
Codacons del gruppo di consumatori ha criticato la mossa, dicendo che rischia di ridurre gli standard di sicurezza. Assoutenti ha anche espresso preoccupazione.
Il ministero degli interni può richiedere esenzioni per rotte specifiche considerate sensibili all’immigrazione clandestina. La Francia può essere tra le destinazioni colpite.
Secondo ENAC, circa 51 milioni di passeggeri che parte dall’Italia quest’anno beneficeranno della nuova regola.
La Germania applica già una politica simile per i voli nazionali ed europei.