Il governo sfida la legge turistica della toscana

Il governo italiano sta portando la regione Toscana presso la Corte costituzionale per la sua nuova legge sul turismo, che mira a frenare il superamento e impedire lo spopolamento nei centri storici della città.

La Toscana ha recentemente introdotto regolamenti per fornire un quadro giuridico per i comuni che lottano con l’impatto di noleggi a breve termine, B&B e pensioni su abitazioni residenziali. Florence è l’obiettivo principale, ma altri capitali provinciali e persino Viareggio sono colpiti.

Il governo sostiene che i nuovi regolamenti sono incostituzionali, in particolare nel modo in cui limitano la libertà commerciale e superano i poteri concessi alle autorità regionali. “Il governo di Meloni ha contestato la legge sugli affitti a breve termine della toscana, una mossa essenziale contro l’ennesimo tentativo irrealistico di legiferare in modo indipendente”, ha affermato il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi. Ha accolto con favore la decisione del Consiglio dei ministri di intraprendere azioni legali.

La legge sul turismo ha suscitato proteste da parte dei proprietari di immobili, che, attraverso le associazioni del settore, sostengono che limita ingiustamente la loro capacità di affittare proprietà ai turisti. Partiti politici come Fratelli D’Italia e Forza Italia hanno sostenuto questo punto di vista, e ora il governo nazionale sta portando la questione in tribunale.

Due leggi sul turismo in fase di revisione

Due leggi specifiche sono sotto controllo. Il primo, passato 17 gennaio 2025riguarda rifugi per escursioni, pensioni e B&B. Il governo afferma che è in conflitto con leggi commerciali nazionali e viola diversi articoli costituzionali. Il secondo è la Toscana Atto turistico consolidatodatato 31 dicembre 2024che il governo sostiene contraddice le leggi nazionali e dell’UE sulla libertà commerciale, la competizione, i diritti di proprietà e la protezione del patrimonio culturale.

I regolamenti della Toscana danno ai comuni ad alto turismo il potere di introdurre regole locali su misura. Questi potrebbero includere limiti di noleggio a breve termine in alcuni quartieri o distretti che soffrono di turismo eccessivo. Le restrizioni potrebbero essere temporanee, stabilire un numero massimo di giorni di noleggio o addirittura far rispettare un divieto assoluto in aree specifiche.

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Il presidente regionale Eugenio Giani ha espresso sorpresa per la mossa del governo, definendolo una “decisione sensazionale”. Ha difeso la legge come un “approccio di buon senso” sviluppato attraverso la consultazione con gruppi aziendali e comunità locali. “Questa legislazione fornisce un modo equilibrato per gestire i flussi turistici considerando le esigenze dei residenti”, ha affermato Giani.

Ha anche criticato la posizione del governo sull’autonomia regionale, sostenendo che, nonostante la sua retorica, rimane in pratica centralista. Tuttavia, la Toscana procederà con il processo legale e presenterà il suo caso dinanzi alla Corte costituzionale.