Secondo l’organismo di vigilanza dei consumatori Assoutenti, gli sciatori in Italia si trovano ad affrontare un altro anno di forti aumenti dei prezzi poiché le località di tutto il paese aumentano i costi degli skipass in vista della nuova stagione.
L’ultimo rapporto del gruppo mostra che i prezzi degli skipass giornalieri e stagionali sono aumentati in tutte le principali aree montane, dalle Alpi e dalle Dolomiti agli Appennini. I prezzi sono aumentati costantemente ogni anno dal 2021, con alcuni resort che ora fanno pagare fino al 40% in più.
A Livigno, un abbonamento giornaliero in alta stagione costa ora 72 euro, rispetto ai 52 euro del 2021, con un aumento del 38,5%. In rialzo i prezzi anche nello Ski Civetta (+34,6%), nel comprensorio della Vialattea (+30,7%), Bormio (+30,4%) e Courmayeur (+23,2%). Il Dolomiti Superski, che comprende 12 comprensori, ora costa 86 euro per lo skipass giornaliero, mentre il pacchetto stagionale Valle d’Aosta + Zermatt ha raggiunto i 1.788 euro.
Anche i resort più piccoli hanno registrato forti aumenti. Nell’area dell’Alto Sangro, che comprende Roccaraso, Rivisondoli e Pescasseroli, il biglietto giornaliero è passato da 47 euro nel 2021 a 58 euro lo scorso anno (+23,4%), e l’abbonamento è passato da 580 euro a 755 euro (+30,1%).
In aumento anche i costi associati
Anche i costi di vitto e alloggio sono aumentati. Negli ultimi quattro anni i prezzi di alberghi e alloggi sono aumentati in media del 26% in Valle d’Aosta, del 32,8% nelle zone montane del Veneto e del 36% in Alto Adige. In alcune regioni i servizi di ristorazione e di ristorazione sono aumentati fino al 26%.
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha affermato che gli ultimi aumenti sono “completamente ingiustificati e inaccettabili”, sostenendo che l’inflazione è sotto controllo e che i costi energetici – un tempo citati dagli operatori turistici per giustificare i precedenti aumenti – si sono ora stabilizzati.
Ha avvertito che i costi crescenti stanno costringendo molti italiani ad abbandonare i loro tradizionali settimana bianca vacanze sulla neve. “I prezzi hanno raggiunto un livello che esclude una parte significativa di cittadini”, ha detto Melluso, sottolineando che circa un milione di italiani in meno sono scesi sulle piste la scorsa stagione rispetto all’anno precedente.
Mentre l’Italia rimane più economica della Svizzera o della Francia per gli sport invernali, Assoutenti avverte che i continui aumenti dei prezzi rischiano di trasformare lo sci in un lusso riservato ai ricchi.