Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha chiesto cambiamenti urgenti alle regole di bilancio dell’Unione europea, marchiandole “stupide e insensate” durante i colloqui con controparti di Eurozone in Lussemburgo giovedì.
Le sue osservazioni arrivano mentre l’UE spinge gli Stati membri a sollevare la spesa per la difesa in risposta alle crescenti problemi di sicurezza, in particolare relativi alla Russia. Tuttavia, Giorgetti ha avvertito che gli attuali quadri di bilancio penalizzano i paesi fortemente indebiti come l’Italia, rendendo più difficile per loro seguire le raccomandazioni di Bruxelles.
“È essenziale trovare il modo di aggiornare queste regole con la crisi che stiamo vivendo in modo che non sembrino stupidi e insensati”, ha detto Giorgetti in una nota. Il titolo ufficiale del documento era più diretto, esplicitamente riferendosi a “regole stupide e insensate”.
La Commissione europea ha proposto di consentire agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa dell’1,5% del PIL ogni anno per quattro anni, anche se ciò aumenta i deficit nazionali al di sopra del solito 3% del soffitto del PIL. Ma questa flessibilità è disponibile solo per i paesi non già sotto una procedura di deficit eccessiva: un punto chiave di contesa per l’Italia.
Italia che cerca di uscire dalla procedura di deficit
L’Italia, che ha avuto un deficit del 3,4% nel 2023, è attualmente sotto tale procedura e mira a ridurre il suo deficit al 2,8% entro il 2026. Giorgetti ha sostenuto che l’uso della clausola di flessibilità della Commissione avrebbe deragliato permanentemente questo obiettivo.
“L’Italia è impegnata in un’uscita tempestiva dalla procedura di violazione e accettare l’invito ad aumentare la spesa per la difesa impedirebbe per sempre questo”, ha detto.
Nonostante il raggiungimento dell’obiettivo della difesa della NATO del 2% del PIL quest’anno attraverso gli aggiustamenti contabili, l’Italia potrebbe affrontare pressioni per aumentare ulteriormente le spese. Un vertice della NATO la prossima settimana dovrebbe proporre un aumento al 5% del PIL.
Roma sta inoltre calpestando attentamente per proteggere la sua posizione recentemente migliorata nei mercati finanziari. L’agenzia di credito di credito Moody ha aggiornato le prospettive dell’Italia a “positive” il mese scorso, a seguito di una precedente spinta di valutazione da parte di S&P Global.
Secondo i funzionari del governo, la soluzione preferita dell’Italia sarebbe l’emissione di debiti comuni dell’UE per finanziare un aumento dei bilanci di difesa in tutto il blocco, un piano che richiederebbe il sostegno da altri Stati membri.
Mentre l’UE cerca di rafforzare la sua capacità militare, l’Italia chiede regole di bilancio che riflettono le realtà geopolitiche di oggi e consentono a tutti gli Stati membri di contribuire senza compromettere la credibilità fiscale.